giovedì 13 settembre 2012

Inferno, Canto XXVI


[...] di tante fiamme tutta risplende

al’ottava bolgia, sì com’io m’accorsi

tosto che fui là ’ve ’l fondo parea.[...]

***
Chi c'è entrato e chi c'è nato l' ha conosciuta fino all' ultimo budello... dove le fiamme non risplendono per punizione, ma bruciano per natura: sotto L' Ottava c'è Magma, come all' inferno. Sopra ci sono anime urlanti e disperate che vengono pungolate ad ogni respiro da diavoli così meschini da non voler neppure più scoprire la coda e il forcone. Rifiutano così tanto la loro reale sembianza da aver paura del loro stesso fuoco e restano bruciati nei loro vestiti d' ordinanza, nelle loro guise riflettenti e oleose prendono forme sempre più deformi: spiritati, alieni, trasbordanti, e goffi.Li riconoscerai, però per le stimmate che il fuoco gli ha lasciato e dalla paura, trasformata in pazzia, con la quale ti guarderanno: Napoleoni infernali in esilio nel fondo dell' Ottava Bolgia.